Quale è l’importanza di avere un sistema di comunicazione su rete integrato nel sensore di visione? Quali caratteristiche devo verificare?
Il poter disporre di un sistema di comunicazione su rete “apre” al sensore di visione una gamma di opportunità pressoché infinite: prima di tutte quella di poter comunicare i dati dei test che esegue, direttamente ad un PC o ad un server di processo. Altra fondamentale opportunità fornita da questo tipo di comunicazione, è la possibilità di comunicare direttamente con un robot, un PLC o un qualsiasi sistema di automazione presente nella azienda presso cui il sensore di visione viene installato.
Al fine di poter valutare il semplice e possibile inserimento di un sensore di visione artificiale in una rete aziendale, è fondamentale verificare se l’interfaccia di comunicazione di rete è in grado di supportare i protocolli di comunicazione aggiornante diffusi e soprattutto:
SMTP (Simple Mail Transfer Protocol): questa possibilità rende il sensore in grado di inviare un messaggio via posta elettronica (e-mail) o ad un telefono cellulare, qualora si verifichino determinate condizioni: tipicamente di emergenza. E’ anche possibile ricevere messaggi dalle stesse fonti verso cui è possibile inviarli, al fine di permettere una diagnosi remota del processo.
FTP (File Transfer Protocol): rende possibile l’archiviazione di immagini provenienti dal sensore di visione senza dover “scrivere” del software dedicato.
DHCP (Dynamic Host Configuration Protocol): ad ogni dispositivo che viene collegato in rete, un server assegna in modo automatico un indirizzo di tipo IP. Sensori di visione privi di questa caratteristica necessitano un assegnamento “manuale” per ognuna delle unità installate: questo richiede molto spesso l‘intervento dell’amministratore della rete su cui ci si collega.
DNS: questa caratteristica rende possibile l’assegnazione arbitraria di un identificativo alfanumerico ad ogni sensore di visione inserito nella rete. Ad esempio si può associare un nome che facilmente ricordi il tipo di controllo eseguito dal sensore stesso (ad esempio: presenza tappo, lettura codice, …)
TCP/IP client/server: rende possibile il trasferimento di dati da parte del sensore di visione senza la necessità di scrivere un software di trasmissione o la creazione di un “gateway” specifico.
Telnet: Si tratta di un protocollo Internet di tipo standard che rende possibile il collegamento al sensore di visione (logon) da un qualsiasi unità remota.
Al fine di poter collegare il sensore di visione ad un qualsiasi sistema già presente su una rete di automazione aziendale, è fondamentale verificare se lo stesso supporto i seguenti protocolli di comunicazione:
Ethernet/IP: rende possibile il collegamento del sensore di visione ad altre unità mediante un semplice cavo Ethernet, cioè collegandosi ad una qualsiasi presa di rete dati presente oggigiorno nella maggioranza delle aziende.
ModBus/TCP: rende possibile il collegamento del sensore di visione ad altre unità in grado di comunicare con lo stesso protocollo.
In definitiva, è fondamentale verificare se, l’inserimento di uno o più sistemi di visione in una realtà aziendale già costituita non richieda il nuovo cablaggio di una rete dedicata e soprattutto verificare la compatibilità con il protocollo già implementato.